Quando si effettua un bonifico bancario per trasferire del denaro, si ottiene anche una ricevuta dell’operazione.
In poche parole, si tratta di un documento che attesta l’avvenuta disposizione di un bonifico, consentendo una migliore tracciabilità delle informazioni di pagamento.
Per capire meglio di cosa si tratta, in questa guida ti spiegheremo a cosa serve la ricevuta del bonifico bancario, come scaricarla e quali sono le differenze con altre voci simili, come la quietanza di pagamento.
Indice
A cosa serve la contabile del bonifico
Nello specifico, la ricevuta contiene i seguenti dati:
- nome, cognome e IBAN dei soggetti interessati;
- causale del bonifico;
- importo trasferito;
- data di esecuzione dell’operazione;
- codice di riferimento, ovvero il TRN o CRO.
Tuttavia, anche se la ricevuta contabile può essere usata per avere una prova immediata della disposizione del bonifico, è importante dire che non accerta ufficialmente l’avvenuto pagamento.
Questo perché il debitore, se ancora in tempo, potrebbe decidere di annullare il bonifico prima ancora dell’accredito effettivo sul conto.
Come scaricare la ricevuta di un bonifico?
Scaricare la ricevuta di un bonifico è un’operazione molto semplice che può essere effettuata direttamente dalla propria Area Personale.
Nella maggior parte dei casi, basta entrare sull’app o sul sito di Home Banking della propria banca, selezionare il bonifico e cliccare su “Scarica ricevuta” o “Ricevuta contabile”.
In alternativa, subito dopo aver effettuato l’operazione, molte banche suggeriscono di scaricare la ricevuta nell’immediato, in modo da non dover cercare il bonifico a ritroso in un secondo momento.
Contabile bonifico e quietanza di pagamento: differenze
Nello specifico, è il creditore a redigere il documento, che dovrebbe contenere i seguenti elementi per essere valido:
- dati di debitore e creditore;
- informazioni su beni e/o servizi erogati;
- importo della transazione;
- riferimento della fattura e data di pagamento;
- firma del creditore.
Ciò lo rende diverso dalla ricevuta contabile del bonifico che, nonostante confermi l’avvenuta disposizione dell’operazione, non vale come documento ufficiale per provare l’avvenuto pagamento.
Domande frequenti
Come dimostrare di aver pagato con bonifico?
Per dimostrare di aver pagato con bonifico bisogna fornire il codice CRO o TRN, che viene rilasciato insieme alla ricevuta e conferma la disposizione dell’operazione. In alternativa, bisogna avere una quietanza di pagamento redatta e firmata dal soggetto creditore.
Quanto tempo ci vuole per avere la ricevuta del bonifico?
Solitamente, la ricevuta viene rilasciata immediatamente dalla banca dopo la disposizione del bonifico. In alternativa, può essere scaricata in un secondo momento tramite la propria Area Personale online.
Si può usare la copia contabile come prova di pagamento?
La ricevuta contabile, nel caso in cui non siano disponibili i codici CRO o TRN, può essere usata come prova di avvenuta disposizione del bonifico, ma non come prova di pagamento ufficiale, in quanto non valida ai fini giuridici. Questo perché il bonifico, entro determinate tempistiche, potrebbe essere revocato dal mittente.