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    Aggregatore di conti correnti: vantaggi e costi

    Michelangelo Ricupati
    Michelangelo Ricupati
    Copywriter specializzato in ambito finanza personale e Blockchain.

    Aggregatore di conti correnti: cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi

    Al giorno d’oggi, sono tantissime le aziende e gli imprenditori che si avvalgono di un aggregatore di conti correnti per migliorare le performance delle loro attività.

    Con questi strumenti, infatti, è possibile sincronizzare tutti i conti correnti in proprio possesso all’interno di un’unica dashboard, con la possibilità di gestirli senza dover aprire diverse pagine e finestre.

    Ciò permette, tra l’altro, di avere sotto controllo l’intero patrimonio disponibile, per una migliore gestione delle risorse finanziarie aziendali.

    Ma come funzionano esattamente gli aggregatori di conti correnti, e quali sono i loro vantaggi principali? Vediamolo insieme!

    Cos’è un aggregatore di conti correnti?

    Come anticipato, le banche e gli istituti di pagamento mettono a disposizione i cosiddetti aggregatori di conti correnti, strumenti che permettono di tenere sotto controllo il flusso di denaro in entrata e in uscita di tutti i conti in proprio possesso.

    Per utilizzarli, basta fare login sull’app dedicata, da cui è possibile vedere in un colpo d’occhio tutti i conti sincronizzati dall’utente.

    D’altronde, sono in tanti ad avere più di un conto bancario, dall’utente privato che usa diversi conti per sfruttare al meglio le loro funzioni distintive, all’imprenditore che deve amministrare più conti correnti per separare le spese personali da quelle lavorative.

    Anche le aziende possono avvalersi di questi strumenti, gestendo ad esempio i conti dei vari dipartimenti aziendali e dei propri collaboratori. 

    La tendenza all’uso degli aggregatori di conti correnti nasce, oltre che dall’avvento delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti di Internet Banking, dalle novità introdotte dalla direttiva PSD2, che ha voluto creare un sistema bancario aperto, il cosiddetto Open Banking

    Con PSD2 si fa riferimento alla Payment Services Directive, una direttiva che interviene per lo sviluppo di servizi finanziari innovativi nel settore bancario, entrata in vigore nel 2016 con effetto dal 2018 in tutti gli Stati UE.

    In sintesi, oggi i dati finanziari degli utenti vengono condivisi anche con operatori terzi come le Fintech, che possono mettere a disposizione gli aggregatori per migliorare l’esperienza utente. Qui sotto cercheremo di comprenderne meglio il funzionamento tecnico.

    Come funziona

    Gli aggregatori di conti correnti funzionano tramite le cosiddette API bancarie. Le API, conosciute anche come interfacce di programmazione delle applicazioni (da Application Programming Interface), consentono alle varie applicazioni di comunicare e scambiare dati tra loro.

    Di conseguenza, inserendo le API del proprio conto corrente all’interno dell’aggregatore di conti, quest’ultimo riuscirà ad estrapolare le informazioni del conto e visualizzarle nella dashboard principale.

    Così facendo, chi possiede 2, 3 o più conti correnti bancari, può visualizzare tutte le informazioni di cui ha bisogno senza dover aprire più app contemporaneamente, beneficiando di numerosi vantaggi. 

    Chiaramente, il tutto avviene nel rispetto delle normative europee in termini di sicurezza e privacy, garantendo la massima protezione agli utenti. L’unico consiglio da seguire è quello di scegliere aggregatori di conti sicuri e verificati, onde evitare qualsiasi situazione spiacevole.

    Vantaggi principali

    Uno dei vantaggi principali legato all’utilizzo di un aggregatore di conti correnti è senza dubbio la possibilità di avere tutte le informazioni a portata di mano, senza dover navigare tra più app in contemporanea.

    Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’elevato grado di sicurezza offerto dall’Open Banking. Grazie alla direttiva PSD2, infatti, le società sono tenute a tutelare gli utenti offrendo sistemi di protezione avanzati come il protocollo 3D secure e la Strong Customer Authentication (SCA), ovvero una verifica di almeno 2 elementi di sicurezza.

    Tra questi, ci sono solitamente i PIN creati dall’utente, i token temporanei o codici OTP inviati via mail o SMS, il riconoscimento facciale o dell’impronta digitale e i PIN dinamici. Inoltre, le transazioni effettuate via Internet sfruttano sistemi di crittografia per aggiungere un ulteriore strato di sicurezza.

    Tra gli altri punti di forza degli aggregatori di conti correnti e dell’Open Banking, c’è sicuramente la facilità di accesso al credito. Avendo molte più informazioni all’interno dei loro database, infatti, le banche possono analizzare con più accuratezza i profili degli utenti, con la possibilità di offrire diverse forme di credito a seconda delle loro valutazioni.

    I migliori aggregatori di conti correnti

    Molte soluzioni offerte dalle Fintech moderne permettono di sfruttare aggregatori di conti correnti direttamente dalla dashboard principale del conto stesso.

    Un esempio è Illimity, che tramite la funzione Illimity Connect permette di collegare tutti i conti bancari in proprio possesso per visionare saldi e movimenti in un colpo d’occhio. Inoltre, tramite il servizo “Paga con le tue banche” è possibile effettuare bonifici SEPA addebitando gli importi sui conti delle altre banche, senza la necessità di uscire dall’app illimity. 

    La società prevede di aggiungere ulteriori funzioni in futuro, come bonifici istantanei e pagamenti ricorrenti per migliorare ulteriormente l’esperienza utente. Per accedere a Illimity Connect basta avere un conto corrente Illimity e accedere all’apposita funzione dall’app. 

    Un altro aggregatore molto apprezzato è Revolut Open Banking, un servizio offerto da Revolut per tutti i possessori di un conto corrente. Creato grazie alla collaborazione con TrueLayer, Revolut Open Banking mette a disposizione funzioni aggiuntive come il controllo del budget per evitare spese indesiderate. 

    I fondi possono essere trasferiti da un conto all’altro direttamente dalla dashboard, rendendo le transazioni semplici e immediate. Tra le banche compatibili con il servizio, ci sono Intesa Sanpaolo, Banco BPM, UBI Banca, Unicredit e Poste Italiane. Il costo è totalmente gratuito per tutti coloro che hanno sottoscritto un conto corrente presso la società. 

    Per chi cerca invece un conto corrente aziendale dotato di aggregatore di conti correnti, Finom e Wallester sono tra le migliori alternative disponibili sul mercato. In entrambi i casi, è possibile collegare tutti i conti correnti in proprio possesso in modo gratuito per una gestione completa delle risorse aziendali, ottimizzando le performance della propria attività.

    Esistono poi app indipendenti come EasyPol, che permette di collegare diversi conti e categorizzare le spese in automatico per avere un maggior controllo sulle proprie uscite. In questo caso, dato che non si tratta di un conto con aggregatore integrato, bisogna fare un abbonamento mensile o annuale, con costi che partono da 4,99€ al mese.

    Confronto tra i più usati

    Aggregatore

    Tipologia

    Costo

    Funzionalità

    Illimity Connect

    Integrato in Illimity

    0€

    Saldo, movimenti e bonifici SEPA

    Revolut

    Integrato in Revolut

    0€

    Trasferimenti tra conti, controllo del budget

    Finom

    Aziendale

    0€

    Gestione risorse aziendali e dei dipendenti

    Wallester

    Aziendale

    0€

    Gestione risorse aziendali e dei dipendenti


    EasyPol

    Indipendente

    da 4,99€/mese

    Categorizzazione automatica delle spese e servizi PagoPA

    Aggregatore bancario o indipendente: quale scegliere?

    Com’è facile intuire, non tutti gli aggregatori sono uguali tra loro, in quanto alcuni risultano più utili per utenti privati, mentre altri sono più adatti a clienti business che devono gestire un’attività imprenditoriale.

    Chi ha semplicemente bisogno di usare un aggregatore di conti per motivi personali, quindi, può usare soluzioni come EasyPol, ovvero un aggregatore indipendente che consente di collegare tutti i conti con un semplice abbonamento mensile o annuale

    In alternativa, i clienti di banche come illimity Bank o Revolut possono usare l’aggregatore bancario integrato all’interno dell’app, risparmiando sull’abbonamento mensile e sfruttando un’unica app, anche se alcune funzioni possono essere limitate.

    Dall’altro lato, chi ha bisogno di un aggregatore di conti correnti per gestire le risorse aziendali può affidarsi a soluzioni come quelle offerte da Revolut Business, Finom e Wallester, che tramite le loro partnership permettono di collegare i conti bancari in pochi passaggi.

    La scelta dipenderà esclusivamente dalle proprie esigenze personali: chi preferisce affidarsi alla propria banca e risparmiare sull’abbonamento, può optare per un aggregatore bancario, mentre chi vuole un servizio separato con maggiori funzionalità può optare per un aggregatore indipendente.

    Sicurezza e affidabilità degli aggregatori: aggregatori bancari vs. indipendenti

    In termini di sicurezza, sia gli aggregatori di conti correnti bancari sia gli aggregatori indipendenti devono rispettare gli elevati standard richiesti dalla Direttiva PSD2, che come abbiamo visto prevede l’utilizzo di avanzati sistemi di protezione.

    I dati condivisi con i fornitori terzi, inoltre, devono rispettare tutti i criteri di privacy del cliente, e non devono essere classificati come dati sensibili relativi ai pagamenti. Un altro elemento obbligatorio per gli aggregatori di conti è il rispetto del trattamento dei dati personali, in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

    A ciò si aggiungono tutte le misure di sicurezza utilizzate che abbiamo già citato, come l’uso di token temporanei e codici OTP, PIN dinamici e sistemi di riconoscimento biometrico. In sintesi, a prescindere dall’aggregatore utilizzato, i propri dati sono al sicuro.

    Chiaramente, è sempre consigliabile optare per soluzioni già affermate sul mercato, come Revolut, Finom, Wallester Illimity e EasyPol.

    Conclusioni

    Gli aggregatori di conti correnti sono senza ombra di dubbio degli ottimi strumenti che possono migliorare notevolmente la gestione delle proprie risorse finanziarie.

    Per scegliere quello migliore, basta individuare le proprie esigenze personali, cercando di capire se la propria banca offre già un servizio di questo tipo. I clienti di Fintech come Revolut e Illimity possono trovare aggregatori di conti già integrati in app senza alcun costo aggiuntivo.

    Chi non ha un conto di questo tipo, può sfruttare soluzioni come EasyPol per accedere a uno strumento dedicato ed estremamente funzionale. 

    In alternativa, chi possiede un’azienda e deve gestire tanti conti, può scegliere le offerte di società come Finom e Wallester per migliorare le performance aziendali. 

    Il consiglio, a prescindere dalla soluzione scelta, è quello di verificare tutte le informazioni sull’aggregatore di conti prima di condividere i propri dati, in modo da evitare situazioni spiacevoli. 

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