Al giorno d’oggi, sono tantissime le aziende e gli imprenditori che si avvalgono di un aggregatore di
Con questi strumenti, infatti, è possibile sincronizzare tutti i
Ciò permette, tra l’altro, di avere sotto controllo l’intero patrimonio disponibile, per una migliore gestione delle risorse finanziarie aziendali.
Ma come funzionano esattamente gli aggregatori di
Indice
Cos’è un aggregatore di conti correnti ?
Come anticipato, le banche e gli istituti di pagamento mettono a disposizione i cosiddetti aggregatori di
Per utilizzarli, basta fare login sull’app dedicata, da cui è possibile vedere in un colpo d’occhio tutti i conti sincronizzati dall’utente.
D’altronde, sono in tanti ad avere più di un conto bancario, dall’utente privato che usa diversi conti per sfruttare al meglio le loro funzioni distintive, all’imprenditore che deve amministrare più
Anche le aziende possono avvalersi di questi strumenti, gestendo ad esempio i conti dei vari dipartimenti aziendali e dei propri collaboratori.
La tendenza all’uso degli aggregatori di
In sintesi, oggi i dati finanziari degli utenti vengono condivisi anche con operatori terzi come le Fintech, che possono mettere a disposizione gli aggregatori per migliorare l’esperienza utente. Qui sotto cercheremo di comprenderne meglio il funzionamento tecnico.
Come funziona
Gli aggregatori di
Di conseguenza, inserendo le API del proprio conto corrente all’interno dell’aggregatore di conti, quest’ultimo riuscirà ad estrapolare le informazioni del conto e visualizzarle nella dashboard principale.
Così facendo, chi possiede 2, 3 o più
Chiaramente, il tutto avviene nel rispetto delle normative europee in termini di sicurezza e privacy, garantendo la massima protezione agli utenti. L’unico consiglio da seguire è quello di scegliere aggregatori di conti sicuri e verificati, onde evitare qualsiasi situazione spiacevole.
Vantaggi principali
Uno dei vantaggi principali legato all’utilizzo di un aggregatore di
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’elevato grado di sicurezza offerto dall’Open Banking. Grazie alla direttiva PSD2, infatti, le società sono tenute a tutelare gli utenti offrendo sistemi di protezione avanzati come il protocollo 3D secure e la Strong Customer Authentication (SCA), ovvero una verifica di almeno 2 elementi di sicurezza.
Tra questi, ci sono solitamente i PIN creati dall’utente, i token temporanei o codici OTP inviati via mail o SMS, il riconoscimento facciale o dell’impronta digitale e i PIN dinamici. Inoltre, le transazioni effettuate via Internet sfruttano sistemi di crittografia per aggiungere un ulteriore strato di sicurezza.
Tra gli altri punti di forza degli aggregatori di
I migliori aggregatori di conti correnti
Molte soluzioni offerte dalle Fintech moderne permettono di sfruttare aggregatori di
Un esempio è Illimity, che tramite la funzione Illimity Connect permette di collegare tutti i conti bancari in proprio possesso per visionare saldi e movimenti in un colpo d’occhio. Inoltre, tramite il servizo “Paga con le tue banche” è possibile effettuare bonifici SEPA addebitando gli importi sui conti delle altre banche, senza la necessità di uscire dall’app illimity.
La società prevede di aggiungere ulteriori funzioni in futuro, come bonifici istantanei e pagamenti ricorrenti per migliorare ulteriormente l’esperienza utente. Per accedere a Illimity Connect basta avere un conto corrente Illimity e accedere all’apposita funzione dall’app.
Un altro aggregatore molto apprezzato è Revolut Open Banking, un servizio offerto da Revolut per tutti i possessori di un conto corrente. Creato grazie alla collaborazione con TrueLayer, Revolut Open Banking mette a disposizione funzioni aggiuntive come il controllo del budget per evitare spese indesiderate.
I fondi possono essere trasferiti da un conto all’altro direttamente dalla dashboard, rendendo le transazioni semplici e immediate. Tra le banche compatibili con il servizio, ci sono Intesa Sanpaolo, Banco BPM, UBI Banca, Unicredit e Poste Italiane. Il costo è totalmente gratuito per tutti coloro che hanno sottoscritto un conto corrente presso la società.
Per chi cerca invece un conto corrente aziendale dotato di aggregatore di
Esistono poi app indipendenti come EasyPol, che permette di collegare diversi conti e categorizzare le spese in automatico per avere un maggior controllo sulle proprie uscite. In questo caso, dato che non si tratta di un conto con aggregatore integrato, bisogna fare un abbonamento mensile o annuale, con costi che partono da 4,99€ al mese.
Confronto tra i più usati
Aggregatore | Tipologia | Costo | Funzionalità |
Illimity Connect | Integrato in Illimity | 0€ | Saldo, movimenti e bonifici SEPA |
Revolut | Integrato in Revolut | 0€ | Trasferimenti tra conti, controllo del budget |
Finom | Aziendale | 0€ | Gestione risorse aziendali e dei dipendenti |
Wallester | Aziendale | 0€ | Gestione risorse aziendali e dei dipendenti |
EasyPol | Indipendente | da 4,99€/mese | Categorizzazione automatica delle spese e servizi PagoPA |
Aggregatore bancario o indipendente: quale scegliere?
Com’è facile intuire, non tutti gli aggregatori sono uguali tra loro, in quanto alcuni risultano più utili per utenti privati, mentre altri sono più adatti a clienti business che devono gestire un’attività imprenditoriale.
Chi ha semplicemente bisogno di usare un aggregatore di conti per motivi personali, quindi, può usare soluzioni come EasyPol, ovvero un aggregatore indipendente che consente di collegare tutti i conti con un semplice abbonamento mensile o annuale.
In alternativa, i clienti di banche come illimity Bank o Revolut possono usare l’aggregatore bancario integrato all’interno dell’app, risparmiando sull’abbonamento mensile e sfruttando un’unica app, anche se alcune funzioni possono essere limitate.
Dall’altro lato, chi ha bisogno di un aggregatore di
La scelta dipenderà esclusivamente dalle proprie esigenze personali: chi preferisce affidarsi alla propria banca e risparmiare sull’abbonamento, può optare per un aggregatore bancario, mentre chi vuole un servizio separato con maggiori funzionalità può optare per un aggregatore indipendente.
Sicurezza e affidabilità degli aggregatori: aggregatori bancari vs. indipendenti
In termini di sicurezza, sia gli aggregatori di
I dati condivisi con i fornitori terzi, inoltre, devono rispettare tutti i criteri di privacy del cliente, e non devono essere classificati come dati sensibili relativi ai pagamenti. Un altro elemento obbligatorio per gli aggregatori di conti è il rispetto del trattamento dei dati personali, in conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
A ciò si aggiungono tutte le misure di sicurezza utilizzate che abbiamo già citato, come l’uso di token temporanei e codici OTP, PIN dinamici e sistemi di riconoscimento biometrico. In sintesi, a prescindere dall’aggregatore utilizzato, i propri dati sono al sicuro.
Chiaramente, è sempre consigliabile optare per soluzioni già affermate sul mercato, come Revolut, Finom, Wallester Illimity e EasyPol.
Conclusioni
Gli aggregatori di
Per scegliere quello migliore, basta individuare le proprie esigenze personali, cercando di capire se la propria banca offre già un servizio di questo tipo. I clienti di Fintech come Revolut e Illimity possono trovare aggregatori di conti già integrati in app senza alcun costo aggiuntivo.
Chi non ha un conto di questo tipo, può sfruttare soluzioni come EasyPol per accedere a uno strumento dedicato ed estremamente funzionale.
In alternativa, chi possiede un’azienda e deve gestire tanti conti, può scegliere le offerte di società come Finom e Wallester per migliorare le performance aziendali.
Il consiglio, a prescindere dalla soluzione scelta, è quello di verificare tutte le informazioni sull’aggregatore di conti prima di condividere i propri dati, in modo da evitare situazioni spiacevoli.